lunedì 23 febbraio 2015

Senza soluzione di continuità

Il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno è stato un po’ “trafficato” dal punto di vista della salute familiare. Da normali raffreddori a influenze recidive. Ma non ci siamo fatti mancare oltre alla mia epicondilite, anche la bronchite, l’otite, la dermatite, i pidocchi presi a scuola e l’assaggio da parte di mio figlio Alessandro di smalto, acqua ossigenata (con relativo ricovero), crema per le mani e per il viso, saponi… da grande farà il sommelier!
E così ho trascurato il blog, il mio lavoro, il telaio nuovo e la tessitura.
Piano piano ho deciso di rimettermi in carreggiata. Le mie braccia sono ancora un po’ dolenti ma mi sono scocciata d’aspettare! Non posso stare ferma più di 4 mesi!
E’ arrivato il telaio nuovo e ho aspettato il momento ideale per dedicarmi a lui con assoluta calma. Senza continue interruzioni tipo:
“Mamma! Aiuto! Alessandro mi sta tirando la pasta con le lenticchie!” oppure
“Mamma! Posso giocare al computer?! Ti prego! Ti prego! Ti prego! Ti prego! Ti prego!”o anche
“Mamma! Ciucciobobò! Uno, due e quatto!” (Alessandro comincia a dare ordini!) o senza dover mettere ogni 2,51 minuti la marcia degli elefanti del “Il libro della giungla” che ormai al solo sentirla vomito … effetto Arancia Meccanica!
O più semplicemente senza mio figlio che usa le manovelle per avvolgere i subbi come volante della sua brum brum!
Ho aspettato e aspettato ma questo momento felice non è mai arrivato.  L’influenza è passata da mia figlia a mio figlio e ritorno e daccapo! Così da quasi un mese il piccolo è attaccato alle mie sottane!
Allora ho deciso di approfittare di mezz’ora qua e mezz’ora là (per esempio mentre la peste dorme e la grande è ancora a scuola) e pian pianino (con diversi momenti d’isterismo) finalmente ce l’ho fatta!
Le legature sono state un’angoscia! I licci tutti con altezze diverse. Per giorni (un minuto ora, un minuto dopo un'ora) ho provato e riprovato. Poi è intervenuto mio marito e in un dopocena monta e smonta ci siamo riusciti.
Io lì a provare e riprovare dalle 11 del mattino (quel giorno Alessandro è rientrato all’asilo… solo quel giorno però… poi è arrivata l’otite!)  ero un po’ nevrotica e Luca: “Ma cosa concludi con questo nervosismo?!”
E io: “E voglio vedere te dalle 11 di mattina a fare sempre la stessa cosa!”
Dopo nemmeno 2 ore era più nervoso di me!
 
 
ARROVELLAMENTO LICCI
 
 
 
In pigiama
(ogni ficateddu di musca fa sustanza! Trad.: ogni secondo è buono!)
 
 
 
 
 PROVE TECNICHE DI TESSITURA
 
 
 
 
 Alessandro mi dà una mano
 
 
 
 
 
 
Ma alla fine sono felice come una pasqua!!!!

2 commenti:

  1. Brava!!!
    e ora che sei partita... chi ti ferma più ;-)

    RispondiElimina
  2. ;)
    Scriverò un altro post dal titolo "Anna e i miei licci"? ah ah ah!!! ... e intanto i licci 1 e 2 sono sempre su e il 3 e 4 sempre giù! boh?!? baci baci baci

    RispondiElimina