lunedì 23 giugno 2014

Week end tessitura full immersion (II parte)

Giunta finalmente all'appuntamento, mio cugino s'è subito convinto che non era il caso andare direttamente al ristorante con gli avvoltoi (attirati dal mio nuovo profumo) che mi facevano compagnia !
 
Dopo aver cambiato profumo, abbiamo passato una bella serata a ciarlare (la logorrea è di famiglia) e a sbevazzare fino a quasi le 2.
L'indomani ero abbastanza "rinco" e Franca Fantuzzi  (Il mondo di Aracne) deve essersene accorta!
Il  25 maggio è stato tutto dedicato ad un corso tenuto da Franca nel suo laboratorio di Roma.
Anche questa un'esperienza da non dimenticare e da ripetere.
Franca è stata squisita: abbiamo lavorato sulla lettura di uno schema (fino ad allora non sapevo cosa fosse), sulla pedalatura e il rimettaggio (quello che io volgarmente avevo fino a quel momento chiamato "montare l'ordito") su 4 licci:

Primo rimettaggio su 4 licci...

 
... e nonostante la mia evidente concentrazione ...
 

... non sono mancati gli errori che Franca ha subito dovuto correggere!
 
 
 
L'esperienza è stata bella non solo per ciò che ho imparato (che è stato tanto) ma anche per la piacevole compagnia.
Tessere è un'attività solitaria. Tesso da sola, magari in stanza c'è qualcuno, si fanno due chiacchere, loro guardano la tv e io ascolto, ma non mi è mai capitato di tessere insieme ad altra gente (anche perché è difficile portasi dietro il telaio... non è mica un lavoro all'uncinetto!).
Nel laboratorio di Franca c'erano altre tre signore: Annalisa, Simona e Veronica. Insieme abbiamo lavorato per tutto il giorno. Si sono alternati momenti di pura concentrazione con altri di tessitura e chiacchiera e con altri di tessitura e la MIA chiacchiera... mi sono fatta conoscere anche a Roma!
 
Eccoci in un momento di tessitura concentrata!
 
 
 
Questo è il mio primo lavoro su un telaio a più licci con gli evidenti errori in ordito!
 
 
 
Il week end di tessitura full immersion è terminato verso le 17.30 quando Franca gentilmente mi ha accompagnata all'aeroporto prolungando la nostra chiacchierata sulla tessitura di circa un'oretta.
 
Distrutta, soddisfatta, felice e più ricca di prima, sono arrivata a casa alle 23.00.
L'espressione sul volto di mio marito al mio arrivo è stata molto eloquente e dialettale:
"Finalmente arrivasti!" 
... poverino! Aveva la febbre e i bambini gli ballavano la samba in testa ...
 



Nessun commento:

Posta un commento