Premessa
Avete presente l'anziana signora di "Non ci resta che piangere"? La mamma di Vitellozzo che aveva occhi solo per Mario? Datevi una rinfrescata qui e tenete a mente.
Detto questo...
Mio figlio Alessandro, di quasi 16 mesi, è (naturalmente) il cocco di casa.
Raccontiamo le sue "gesta" come se fosse Superman!
Infila le mani nel cesso? Contenti come se fosse il primo uomo sulla luna!
Distrugge le mollette del bucato facendo saltare la molla? Ma che bravo! Ha scoperto il fuoco!
Dice "cocco" per dire che vuole un biscotto? Ha declamato la Divina Commedia!
Tutti contenti e deficienti! Tutto sommato è normale.
Accade questo: io lo coccolo, lo pulisco, lo nutro, l'addormento. Si sveglia nel cuore della notte e subito salto giù da letto e corro. Lo lascio e lo prendo all'asilo. Sopporto i malumori del pomeriggio, ci gioco, lo cullo ... tutto e tutta per lui ... e lui?
"PAPAAAAAAAAAAAAAAA!!!"
Ma come?!%@??**#?!
Ci sta che chiami suo padre! Chiama anche la sorella "AISSCC" (Trad.: Alice) ... Ma "Mamma" mai!
Stamattina lo prendo dal lettino, lo posiziono sul seggiolone, preparo il latte, glielo do e lui muto.
Entra suo padre: "PAPAAAAAAAAA!!!" ... non solo, se lo guarda e sorride ...
GRAZIE MARIO!
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