martedì 9 giugno 2015

La mente e le braccia

La tessitura non è solo lavorare al telaio. C’è tutta una fase preliminare fatta di ragionamenti: si progetta il capo da realizzare, si accostano i colori, si calcola l’ordito, si valuta il filato. Poi ci sono i ripensamenti, i dubbi. E la mente lavora.
Durante la tessitura vera e propria la mente potrebbe rilassarsi un po’ perché il lavoro diventa più meccanico ma la mente ferma non ci sta e la mia va al galoppo su nuovi accostamenti, nuovi progetti, valuta il lavoro in corso.
Così per la tessitura (come per tutti i lavori artigianali) non bastano solo le braccia ma ci vogliono anche cervello e passione.
Semplicemente seduta al telaio in una stanza buia con la sola luce sul lavoro, io viaggio nella mia mente e mi sento libera e leggera. E anche lontano dal telaio, al supermercato o guardando un film, la mia mente non smette di pensare a quello che potrebbe realizzare.
Così quando mi è stato detto di mettere le braccia a riposo (ahimè sono 8 mesi) è stata dura. Ho dovuto in un certo senso spegnere la mente, obbligarmi a non pensare a nuovi progetti per non impazzire e quando entro nella stanza del telaio guardarlo senza sentimenti è difficile.
E’ stato difficile ma ci sono riuscita talmente bene che avevo completamente dimenticato diversi progetti incompleti: poco prima di mettermi a riposo  avevo terminato delle pezze che dovevano diventare cuscini, borse, runner…
Ora le braccia stanno un po’ meglio ma non voglio cantar vittoria e del resto non posso ancora mettermi al telaio ma posso cucire (è un lavoro meno stressante per le braccia) e tutto questo materiale dimenticato  mi passi attruvatu (trad.: mi è sembrato di averlo trovato per caso, come si trova un oggetto perso da altri)!
Quindi mettiamo la mente in ON e si ricomincia … piano piano…spero di non dovermi fermare nuovamente!
 

 

 

2 commenti: